Nuove procedure per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico
All'Agenzia del Demanio il compito di valutare e
gestire le richieste delle Amministrazioni. I Comuni possono così stimolare
operazioni di partenariato istituzionale.
Uno
strumento flessibile ed innovativo che rappresenta una nuova forma di
federalismo demaniale: l’Art.
26 del D.L. 133/2014, detto Sblocca Italia, in vigore dal
novembre 2014 apre la strada a nuove procedure di valorizzazione degli
immobili di proprietà dello Stato, tra cui beni in uso alle Pubbliche
Amministrazioni e alla Difesa, non più utili a fini istituzionali.
L’art. 26 si
inserisce in un più ampio quadro normativo che indica nuovi percorsi per la
valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e, in particolare, di
proprietà dello Stato. Lo Sblocca Italia, per la prima volta, assicura che vengano
attivate in tempi certi e brevi tutte le forme di accelerazione e
semplificazione amministrativa per giungere alla valorizzazione urbanistica
degli immobili. E infatti le tempistiche per l’attuazione delle procedure e le
altre procedure operative sono funzionali al raggiungimento di questo
obiettivo.
All’Agenzia
del Demanio il compito di valutare e gestire le richieste delle
Amministrazioni, alle Amministrazioni
invece è attribuito un ruolo attivo nella gestione del patrimonio immobiliare
pubblico attraverso la presentazione di proposte progettuali. I Comuni possono
così stimolare operazioni di partenariato istituzionale, funzionali al
soddisfacimento delle esigenze dei territori, sia in termini di riutilizzi per
finalità di interesse pubblico (social housing), sia in termini di
individuazione di nuove funzioni urbane.
Fonte:
Agenzia del Demanio
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