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Ritardi pubblica amministrazione e sanzioni: comunicato Aduc 24 giugno 2013

a cura di: ADUC - Associazione per i diritti degli utenti e consumatori Gli elogi per il decreto legge 69, cosiddetto del “Fare”, sono un po` ovunque, in modo tale che le sorti per il risanamento del Paese sembra che trovino li` proprio un punto di partenza. “Abbiamo fatta l`Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani”, pare abbia detto il celebre politico e scrittore Massimo D`azeglio nel secolo XIX, ma questo “fare” e` ancora da venire e, soprattutto, cosi` come e` stato fatto fino ad oggi, i risultati sono pessimi. Grazie al quotidiano “Italia Oggi”, abbiamo potuto approfondire un aspetto di questo decreto legge, le sanzioni per i ritardi della pubblica amministrazione e, nonostante Massimo D`Azeglio e Giorgio Napolitano, ci siamo vergognati di essere italiani. Le sanzioni per il ritardo sono di 30 euro per ogni giorno, con un massimo di 2.000 euro che -sicuramente- mai la PA riconoscera` subito e, quindi, varra` la pena fare una causa per un importo del genere? Non sol

DECRETO FARE -

“Decreto Fare” In apertura dei lavori il Consiglio ha dunque esaminato e approvato il decreto legge che prevede misure urgenti per il rilancio economico del Paese, il cosiddetto “Decreto Fare”. I NFRASTRUTTURE Il decreto contiene misure, per un totale di oltre 3 miliardi di euro e con una ricaduta prevista a livello occupazionale di circa 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10 mila indiretti), in materia di infrastrutture. In particolare si prevede: 1) Lo sblocca cantieri Il Ministero delle Infrastrutture  e dei Trasporti istituisce un Fondo di 2.030 milioni di euro (per il quadriennio 2013-2017) per consentire la continuità dei cantieri in corso o per l’avvio di nuovi lavori; Gli interventi finanziabili riguardano: miglioramento rete ferroviaria (interventi per la sicurezza immediatamente cantierabili per l’importo gi