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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Consiglio di Stato sentenza n. 1421/2014 del 24/3/2014

Qualora il servizio posto a gara non comporti  per l'appaltatore il "materiale introito  delle somme dovute all'ente", ai sensi dell'art. 180 t.u.e.l., deve ritenersi fond ata la censura di illegittimità della clausola del disciplinare che impone l'iscrizione nell'albo nazionale dei concessionari della riscossione ex art. 53 d.lgs. n. 446/1997, trattandosi di un requisito evidentemente sproporzionato e non congruente con l'oggetto del contratto posto a gara oltreché lesivo dei principi comunitari in materia di libera concorrenza.

Sistema contabile aziende speciali - Corte dei Conti - Lombardia 250/2014

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 250/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 9 ottobre, hanno evidenziato che l’articolo 114 del Tuel (modificato, da ultimo, dal d.lgs. 126/2014 contenente le disposizioni integrative e correttive del d.lgs. 118/2011) prevede una serie di prescrizioni in materia di gestione finanziaria e contabile a cui lo statuto deve conformarsi nel fissare le regole della contabilità aziendale. L’art. 114, comma 1, dispone che l’azienda speciale “conforma la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell’allegato n. 1 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni, e ai principi del codice civile”. Le predette disposizioni, quantunque applicabili a decorrere dall’esercizio finanziario 2015, forniscono ulteriori indicazioni sul sistema contabile dell’azienda speciale. L’art. 114 del Tuel delinea i tratti di un ordinamento contabile improntato al

Marche da bollo: al via nuova grafica anti contraffazione

Con il Provvedimento 12 gennaio 2015, diffuso sul proprio sito istituzionale, l’Agenzia delle Entrate ha reso nota l’adozione di una nuova grafica per la marche da bollo, che si inserisce nel quadro della lotta alla contraffazione. La novità riguarda i contrassegni emessi dai tabaccai per la riscossione dell’Imposta di bollo, del “contributo unificato” e del contributo amministrativo per il rilascio del passaporto. L’unica differenza osservabile a occhio nudo sará il colore dello sfondo ,che passerà da verde a celeste. Le etichette con la vecchia grafica potranno essere utilizzate dai tabaccai per emettere i contrassegni fino all’esaurimento delle scorte.

DIRITTO DI ACCESSO DEI CONSIGLIERI COMUNALI

TAR Friuli Venezia Giulia sez. I 10/4/2015 n. 176 1. Diritto di accesso ai documenti amministrativi – diniego di estrazione di copia dei documenti concessi in visione – equivale a diniego di accesso 2. Diritto di accesso ai documenti amministrativi – consiglieri comunali – accesso effettuato ai sensi dell’art. 43 t.u.e.l. – diniego di estrazione di copia dei documenti concessi in visione in assenza di motivazione – illegittimità 3. Diritto di accesso ai documenti amministrativi – consiglieri comunali – diniego di accesso agli atti per il solo fatto di essere già stato accordato ad altro soggetto – illegittimità 1. Il diritto di accedere ai documenti amministrativi comprende tanto il diritto di prenderne visione, quanto quello di estrarre copia dei documenti ostesi, con la conseguenza che anche il solo diniego della seconda delle suindicate facoltà integra gli estremi del diniego di accesso (cfr., TAR Lazio, Roma, sez. I, ordinanza n. 1140/2015; TAR Puglia, Bar

NOTIZIARIO COMUNALE - KO Lo stabilisce la Corte dei Conti

Nella Delibera n. 233 del 17 dicembre 2014 della Corte dei conti Emilia Romagna, un Sindaco ha inoltrato una richiesta di parere avente ad oggetto le spese sostenute per la pubblicazione e la diffusione di un giornalino comunale, nonché il vincolo gravante sulle stesse, ai sensi dell’art. 6, commi 7 ed 8, del Dl. n. 78/10, convertito con modificazioni dalla Legge n. 122/10. Nello specifico, il Comune in questione domanda se possa sommare gli importi sostenuti nell’anno 2009 per studi e incarichi di consulenza con quelli sostenuti, sempre nel medesimo anno, per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, per poi fissare il tetto massimo di spesa, per le suddette tipologie, nel 20% dell’ammontare complessivo. Inoltre, chiede se dal limite in tal modo determinato sia possibile detrarre le entrate derivanti da specifici finanziamenti, nonché quelle conseguenti alla vendita di spazi pubblicitari del giornalino. La Sezione ritiene che l’Ente Locale poss

Al via il progetto "Proposta Immobili 2015"

Si chiede a regioni, enti locali ed altri enti pubblici nazionali di segnalare immobili da vendere o valorizzare. Il Direttore Generale del Tesoro, Vincenzo La Via, e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, hanno inviato alle Regioni, agli Enti Locali e agli altri Enti pubblici nazionali una lettera in cui si chiede di segnalare immobili di proprietà da vendere o valorizzare. La lettera dà avvio al progetto ‘’Proposta Immobili 2015”, che ha l’obiettivo di individuare e selezionare proprietà pubbliche da utilizzare per operazioni di dismissioni immobiliari, da realizzarsi anche entro l’anno. Destinatari dell’invito sono, come si è detto, le Regioni, le Province, i Comuni capoluogo e non, con popolazione superiore a 50.000 abitanti (per il Molise, la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige la soglia demografica dei comuni è ridotta a 20.000 abitanti; tali soglie potranno essere derogate per i territori di particolare interesse turist

Quando l'affidamento di servizi e beni pubblici senza gara integra un danno erariale

La responsabilità va ascritta ai vari Uffici e vertici della P.A. che hanno partecipato al circuito deliberativo.  La Corte dei Conti, con la sentenza della Sezione Giurisdizionale per la Toscana, 12 febbraio 2015, n.21, fa il punto della responsabilità degli amministratori per l’affidamento di concessioni e servizi pubblici senza gara e soprattutto per corrispettivi non aderenti alle reali condizioni di mercato, con danno erariale. La questione prende le mosse da un affidamento a trattiva privata e dal suo rinnovo negli anni della gestione del servizio bar interno ad un ospedale Toscano. La Corte dei conti, dopo aver rilevato che un siffatto contratto integra una concessione di servizio e di beni pubblici e che pertanto il relativo contratto avrebbe dovuto seguire la normativa di stampo pubblicistico per l’affidamento degli appalti e concessioni di servizi  (ex art. 30 co.3 del codice degli appalti d.lgs. 163/2006), accertato il grave squilibrio tra il correspettivo dovuto a

Consigli Utili - Affidamento diretto -

Parere A.N.AC. 4/2/2015 n. 9 Procedure in economia - Cottimo fiduciario - Affidamento diretto - Previo esperimento di indagine di mercato - Criteri di valutazione manifestazione di interesse - Definizione successiva rispetto allo screening delle stesse - Illegittimità - Fattispecie Qualunque sia la procedura di gara prescelta dalla stazione appaltante, i criteri di valutazione delle offerte, a ciascuno dei quali va attribuito un peso in relazione alle caratteristiche dell’appalto, d evono essere imprescindibilmente predefiniti nel relativo bando e/o avviso pubblico al fine di garantire la trasparenza della procedura e la par condicio dei concorrenti . Nel caso in esame, seppur risulti essere stata garantita dalla stazione  appaltante adeguata pubblicità in ordine all’avvenuta ridefinizione della procedura di affidamento de qua, non appare comunque corretta e legittima la modalità seguita dall’amministrazione con riferimento alla definizione dei crite