LE ASSOCIAZIONI FANTASMA DOVE SI ANNIDA L'EVASIONE
Anche nella
nostra città si annidano fantomatiche associazioni, che con evidenza svolgono
attività commerciale, a volte queste sono o lo sono state in passato, a stretto
contatto con la pubblica amministrazione
( ente locale).
Nella maggioranza
delle volte, la pubblica amministrazione, che dovrebbe controllarle queste
entità, anche sotto l’aspetto legale e fiscale non è in grado di porre il
minimo controllo e pertanto l’evasione corre corre….. e che evasione.
La Commissione Tributaria
Provinciale di Treviso ha negato la sussistenza dei requisiti per la fruizione
del regime agevolato 398/1991 ad un’associazione nei confronti della quale è
stato rilevata la presenza non di una marginale attività commerciale funzionale
ad una vita associativa, bensì di una fantomatica, e nei fatti inesistente,
vita associativa utilizzata quale copertura di un’attività puramente
commerciale.
In tal senso depongono tutte le
prove: il sito Internet che reclamizzava non eventi sportivi comunitari ed
associativi, ma sconti ed opportunità commerciali mettendo l’accento sui
particolari sconti ottenibili per la fruizione a tempo limitato,
particolarmente nel periodo estivo, della palestra. I giudici hanno rilevato,
inoltre, che è chiara l’impostazione commerciale volta ad offrire ai clienti
solo ed unicamente quanto pagato ed in proporzione a quanto pagato.
Pertanto, poiché l’associazione non
ha fornito la prova di avere tutti i requisiti per poter fruire delle agevolazioni,
le stesse sono negate ed è corretta la ripresa a tassazione nei confronti dei
componenti del consiglio direttivo in quanto, anche secondo le regole
civilistiche, nel caso di un’associazione a rispondere delle obbligazioni
pecuniarie sono gli amministratori, o comunque coloro che concretamente hanno
agito in nome e per conto dell’associazione e non gli associati.
CTP Treviso 11.07.2013,
n. 109/05/13
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