TARES - COME CI DEVONO INFORMARE



   La Tares, tributo sui rifiuti e sui servizi, dal 1° gennaio 2013 sostituisce la Tarsu e la TIA ed ha il compito di garantire la copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento.
Questa nuova entrata per alcuni aspetti è assimilabile alle Tarsu mentre per altri alla TIA ed il suo meccanismo di calcolo non è affatto semplice.
I coefficienti da utilizzare per il calcolo dell'imposta variano in base ad una serie di parametri:
  • suddivisione in due macro classi: utenze domestiche ed utenze non domestiche
    • per le utenze domestiche sono stabiliti appositi coefficienti in base al numero dei componenti del nucleo familiare;
    • per le utenze non domestiche i coefficienti indicati dalla normativa di riferimento sono rapportati alla quantità di rifiuto conferito sulla base del tipo di attività svolta;
I coefficienti sono ulteriormente suddivisi in base all'area geografica di appartenenza del Comune: area nord, centro e sud Italia;
  • la tariffa determinata per tutte le diverse categorie di utenza è composta da una quota fissa e da una variabile, elaborate attraverso l'applicazione di coefficienti specifici stabiliti dal DPR n. 158/99;
  • alle tariffe occorre inoltre aggiungere:
    • la maggiorazione fissata dallo Stato;
    • il tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente.
Anche se i termini dei pagamenti ed il numero delle rate sono stabiliti dalla legge, i Comuni hanno la facoltà, con proprio regolamento, di definire le tariffe, fissare il termine per la presentazione delle dichiarazioni, modificare le scadenze e di variare il numero delle rate.
Tutto questo va comunicato ai cittadini ed il Comune deve rendere note le proprie scelte.







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