Affaire Baraggia, spunta il dossier segreto

Brugherio   2 Aprile 2013

Nelle mani dei pm le informazioni riservate sull’intreccio di interessi tra Cooperative, politica e Pubblica Amministrazione

BRUGHERIO (Laura Marinaro)  I sospetti e i veleni sul Piano Integrato di Intervento Baraggia e Santa Margherita, dove stanno sorgendo abitazioni di edilizia convenzionata, non si sono sopiti e, alla vigilia della campagna delle prossime comunali, qualcosa li fa tornare in auge. Sul fascicolo in Procura, che attende l'esame approfondito del Pm Walter Mapelli e della Polizia giudiziaria, non ci sarebbero grandi novità, tuttavia recentemente a noi personalmente e agli inquirenti è stato recapitato un plico anonimo che contiene un dettagliato dossier sulle vicende del PII Baraggia. Oltre alla ricostruzione degli eventi che hanno portato alcuni personaggi della scorsa Amministrazione e alcuni operatori alla ratifica dell'accordo, sono state accluse in una chiavetta Usb alcune delle registrazioni della nota commissione d'inchiesta che fu istituita dal Consiglio Comunale il 19 luglio 2011 per far luce sui fatti. Ne facevano parte Roberto Assi (Pdl), Giuseppe Calabretta (Idv), Giuseppe Carminati (Pd), Raffaele Corbetta (Udc), Graziano Maino (Lista Angelo Chirico) e Danilo Radaelli (Lega Nord). La Commissione ha esaminato tutti gli atti sin dal 2008 e le registrazioni delle commissioni urbanistiche, sotto la giunta Cifronti, presiedute da Ermenegildo Caimi, socio della Coop XXV aprile. Sono poi stati sentiti funzionari e dipendenti comunali del settore e politici, tra i quali il Sindaco Ronchi che, a dire il vero, ha confermato come il sistema dell'urbanistica brugherese del passato, sul quale ci sono diverse ombre, fosse per lui del tutto “normale”. Solo ingenuità la sua o una semplice presa d’atto di una sorta di impotenza di fronte ad un supposto ‘Sistema Brugherio’?
Sta di fatto che nei documenti all'esame dei pm e che ci sono pervenuti si parla di “accordi politici trasversali per aggirare i bandi di assegnazione delle aree, di assessori e direttori generali disinvolti, di omertosi e impauriti dipendenti costretti a firmare atti illegittimi”.
Sulla modifica della bozza di convenzione, approvata dal Consiglio Comunale il 20 novembre 2009, nottetempo e senza delibera di giunta, a parlare in commissione è stato uno dei funzionari comunali.
Secondo la sua ricostruzione, la commissione urbanistica non aveva chiesto la modifica dell'articolo, ma sarebbe stato l'ex Direttore Generale Sarimari ad imporre di cambiarlo. E il funzionario dichiara ai commis- sari che non avrebbe potuto fare altrimenti. Alla domanda sul ruolo dell’ex Dg, ovvero in qualità di cosa Sarimari avrebbe fatto queste richieste, lo stesso funzionario risponde che lo a- vrebbe fatto da “operatore”, come “presidente della Cooperativa”.  Su questo punto le registrazioni della commissione d'inchiesta sono chiare e dettagliate e, nello stesso tempo, anche complete, perché fatte da più dirigenti e funzionari.
C'è poi la questione della presunta modifica nottetempo del documento. In questo frangente la Commissione evidenzierebbe come il funzionario avrebbe subito pressioni dall'ex Direttore Generale: secondo il funzionario, se la massima figura in Comune fosse venuta a dire che cosa fare, lui non poteva esimersi.
E poi il funzionario continua sul presunto danno erariale: “Si deve pagare l'Iva su quelle aree che il Comune vende. L'operatore privato ha pagato i suoi 930 mila euro, ma le cooperative non l’hanno pagata, è come se avessimo anticipato noi... l'ho fatto presente ma...”.
Anche l'ex Assessore ai Lavori Pubblici prima di Liserani, Massimo Pirola, con- ferma: “La procedura di questo Pii è a dir poco anomala... a suo tempo chiesi che le relazioni che il Dg faceva in Giunta fossero scritte, ma sfido chiunque a trovarne una... Chiedo dunque che questo documento della Giunta venga inviato alla Corte dei Conti...”.
Poi Pirola ci va giù pesante: “Il clima in Comune quando ero assessore (poi mi han- no cacciato) era difficile: negli uffici c'erano ragazzi che piangevano perché e- rano troppo stressati”. Secondo Pirola ci sarebbero potuti essere gli estremi per portare avanti denunce di mobbing.
Sul doppio ruolo di Direttore Generale e di Presidente della Coop ricoperto da Sarimari, anche l'ex Assessore al Bilancio, Rossella Zaffino, risponde alle domande della commissione: “Una volta, mentre parlavamo di bilancio, e Pirola tirava fuori il fatto del mancato introito Iva dalle coop di Baraggia, Sarimari, che era entrato, intervenne, dicendo di parlare come referente delle cooperative e noi assessori allora ci siamo guardati tutti negli occhi e ci siamo rimasti un attimo...”.
Infine un altro fatto che ha sconcertato i commissari è la naturalezza con la quale l'ex Sindaco Maurizio Ronchi risponde alla domanda sui presunti conflitti di interessi di Sarimari e Liserani: “Certo che sapevo, chi non sapeva a Brugherio? Liserani è un operatore stimato sul territorio che da tempo lavora con le cooperative come tecnico e quando è iniziato questo lavoro era all'opposizione... Non ci vedo niente di male”.
E quando viene chiesto a Ronchi se non vedeva rischi nell'affidare il progetto a persone che avevano dei ruoli di natura tecnica e politica insieme, l’ex Borgomastro ha risposto: “No, per- ché non sostengo mai la differenza, ma sostengo l'onestà”.
Secondo la commissione invece ci sarebbe un conflitto di interesse sia per la posizione del Direttore Generale Sarimari, in quanto referente degli operatori, sia per Liserani, progettista e assessore insieme. Indiscrezioni parlerebbero di denunce per pressioni su dipendenti e funzionari. La commissione avrebbe chiesto anche l’allontanamento e la censura di alcuni amministratori. Ad oggi però la Procura non si è ancora pronunciata, ma ha sentito alcuni componenti della commissione. Si attendono sviluppi. E, intanto, si entra in campagna elettorale.

 

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